La bioedilizia sposa l’arte a Singapore nella cornice verde che si eleva al cielo dellaSchool of the Arts, edificio progettato dagli architetti dello studio WOHA e realizzato nell’ambito di un programma culturale governativo che mira a scoprire e valorizzare giovani talenti artistici.
Il percorso verso le arti visive e dello spettacolo degli studenti avviene all’interno di una costruzione innovativa e sostenibile che va ad inserirsi perfettamente in un contesto di palazzi storici del ventesimo secolo e di moderni grattacieli, con le facciate ed il tetto verde che contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria, sia indoor che outdoor.
La scuola è divisa in due sezioni distinte collegate tra loro: da una parte quella destinata ad accogliere il pubblico con il teatro, una sala per i concerti e tante piccole aree destinate ad ospitare le esibizioni degli artisti (Backdrop); dall’altra le aule riservate alle lezioni ed alle esercitazioni degli studenti (Blank Canvas).
Il tutto collegato da percorsi pedonali che confluiscono nella stazione della metropolitana di Dhoby Ghaut. Il passaggio è aperto e consente ai passanti di osservare le attività e le esposizioni della scuola. Gli interni sono corredati di moduli dicalcestruzzo riciclato, le aule sfruttano la ventilazione naturale ed incrociata. I locali sono organizzati in ambienti di 9 metri per 9 con muri flessibili per adattarsi ad eventuali esigenze di maggiore spazio.
La facciata verde taglia i costi energetici e fornisce un ambiente più sano all’interno garantendo il filtraggio dell’aria, riducendo l’abbagliamento e la polvere, mantenendo i locali freschi ed attutendo il rumore del traffico.
La facciata verde taglia i costi energetici e fornisce un ambiente più sano all’interno garantendo il filtraggio dell’aria, riducendo l’abbagliamento e la polvere, mantenendo i locali freschi ed attutendo il rumore del traffico.
Il tetto è stato progettato come un parco ricreativo a cielo aperto, con alberi ombrosi, una pista per correre e vedute panoramiche della città. Gli alberi secolari, anziché essere abbattuti per far spazio all’edificio come spesso purtroppo accade, sono stati lasciati integri e ora fanno da cornice ad un anfiteatro, divenuto punto di incontro per gli abitanti della città.
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