lunedì 11 aprile 2011

Bioedilizia, la “Casa Capriata” di Carlo Mollino è cosa fatta

La casa sospesa, la famosa "Casa Capriata" di Carlo Mollino è ormai un'opera in fase di ultimazione. E' un progetto avveniristico (datato però 1954), ed è anche un validissimo esempio di bioedilizia


Oltre a essere un ardito progetto di architettura, dovuto alla creatività e all’inventiva di Carlo Mollino che la disegnò nel 1954, “Casa Capriata” è oggi, nella sua realizzazione a Gressoney St. Jean (AO), un formidabile esempio di bioedilizia.


Casa Capriata, è adesso raggiungibile a piedi, con gli sci o con la seggiovia e può essere ammirata secondo la visione ideale di Carlo Mollino: «tengo per fermo che la migliore spiegazione della propria opera sia la silenziosa estensione dell’opera medesima».


Dal punto di vista tecnico e di progettazione ecco come la Casa Capriata è descritta in una nota da uno degli sponsor, Geberit, che ha curato gli impianti di adduzione idrica e di scarico nonché i sistemi di riscaldamento: «Utilizza un’ossatura costituita da tre capriate a catena portante gli orizzontamenti: in tal modo, le pareti laterali sono costituite dalle falde stesse del tetto interamente esteso a tutto il lato inclinato della capriata. Distribuita su tre piani, l’abitazione ospita al primo piano il soggiorno-pranzo, la cucina, un servizio e un piccolo disimpegno per il deposito degli sci a fianco dell’ingresso; al secondo piano due camere e un bagno aggregato in modo da formare un quadrato; il terzo piano, di minuscole dimensioni, è occupato da due camere e da una serie di armadi».


Scheda del progetto
Casa Capriata – Comprensorio sciistico Waissmatten, quota 2100 mt.
Committente: Comune di Gressoney Saint Jean (AO)
Progettista: Arch. Guido Callegari (Responsabile scientifico del progetto); Comunità Montana Walser con la consulenza scientifica del Politecnico di Torino
Progetto impiantistico: Mb Impianti Aosta
Impresa di costruzione: Gecoval S.C.R.L.
Termine di realizzazione: Primavera 2011




Fonte